I laghi verdi

Foto e articolo di Enrico Minotti

           Volendo utilizzare una prosa in stile  fantasy,  potrei dire che ho lungamente camminato attraversando meravigliose vallate,  sino a raggiungere i confini del regno. Di fatto i laghi Verdi si trovano all’estremo nord della valle Spluga a 2471 metri di quota sul versante settentrionale del pizzo Stella.                                                                                                                          L’escursione in oggetto, lunga e impegnativa, è per escursionisti esperti, ben allenati, dotati di “ senso della montagna” e ottime capacità di orientamento ma è anche di grande soddisfazione in quanto a panorami  e  wilderness. Partendo da Fraciscio si raggiunge il rifugio Chiavenna in Angeloga (2039 m) e quindi il lago Nero (2358 m) che  aggiriamo sulla sinistra. Superiamo alcune balze rocciose e costeggiando alcuni laghetti minori raggiungiamo il passo di Angeloga. Da qui si gode di una magnifica vista sulla val di Lei e l’omonimo lago artificiale. In direzione sud-est occhieggia il bellissimo lago Ballone, nostra momentanea meta, e nelle vicinanze i ruderi della vecchia “ Stazione Motrice “ della funivia Campodolcino-Passo Angeloga , localmente nominato “ Il Vertice”.  Sin qui, tolto l’impegno del dislivello superato (poco più di 1000 metri), grazie al sentiero evidente e numerosi segnavia si arriva agevolmente. Proseguendo si potrà contare su vaghe tracce, rari “ometti”, ma soprattutto sulla nostra capacità di orientamento.  In buona sostanza dal  “Vertice “, dapprima in direzione  est-sud-est e poi decisamente a sud a percorrere, tenendo una quota media sui 2350 metri, un lungo traverso a mezza costa, per pratoni e gande, sul versante orientale del pizzo Peloso.  In meno di due ore si raggiunge una balza rocciosa che delimita la conca glaciale ove giacciono i magnifici laghi Verdi. Sfruttando le visibili cenge naturali, superiamo questi ultimi 150 metri di dislivello ed eccoci al cospetto di queste due perle che la natura ci offre. Il silenzio è rotto solo dallo scrosciare delle acque di fusione che precipitano dalla sovrastante vedretta di  Ponciagna, la bellezza è commovente, la vista strepitosa. Il rientro, percorrendo a ritroso i propri passi . In termini di tempo, l’impegno totale sarà di circa sette ore.

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