Serva di Dio Caterina Guanella
Caterina nasce a Fraciscio di Campodolcino (Sondrio) il 25 marzo 1841. Il giorno dopo viene battezzata: Maria Caterina Anna. è l’ottava della numerosa famiglia (13 figli) di Lorenzo Guanella e di Maria Bianchi; nell’anno successivo nascerà Luigi, il futuro san Luigi Guanella.
Fin dall’infanzia Caterina è legata al fratello da profondo affetto: condivide con lui sogni, progetti, ideali di bene. Il gioco che i due fanciulli amano fare insieme, “la minestra dei poveri”, diventerà realtà nella loro futura missione.
Fino ai 27 anni Caterina rimane a Fraciscio, poi segue don Luigi nella Parrocchia di Savogno (Sondrio) dal 1868 al 1875. Lo affianca nel suo ministero infaticabile: insegna nella scuola elementare, si occupa della catechesi, dell’assistenza agli anziani e agli infermi. Caterina, considerata dai parrocchiani un “angelo di buon esempio”, gode di un “alto credito di virtù”; sostiene don Luigi anche nelle difficoltà e nelle incomprensioni, con la preghiera e il sacrificio.
Quando nel 1875 don Luigi si reca da don Bosco a Torino, Caterina ritorna a Fraciscio e assiste la madre fino alla morte.
Nel 1877 don Lorenzo Sterlocchi, parroco di Campodolcino e suo direttore spirituale, erige canonicamente la Pia Unione delle Figlie di Maria e Caterina ne è la direttrice.
Si distingue come maestra di spirito, consigliera saggia e illuminata: “pareva godesse del privilegio dell’intuizione dei cuori” (don Guanella).
Nell’ultimo periodo di vita coltiva in cuore il desiderio di fondare un piccolo Istituto per donne nubili che, avendo fatto il voto di verginità, potessero vivere insieme dedicandosi all’apostolato caritativo in favore dei poveri. Ma la malattia e poi la morte le impediscono la realizzazione del progetto. Caterina muore il 13 giugno 1891.
Immersa in Dio, seppe illuminare il quotidiano con la fede dei semplici, con l’amore dei puri di cuore; si fece carico dei fratelli e delle sorelle sofferenti vivendo nell’umiltà e nel nascondimento.
Don Guanella non esitò a definirla “ispiratrice e cooperatrice” della sua opera dichiarando che egli stesso, “stando in difficoltà continue e gravi”, ne sperimentò lo “speciale conforto e quasi sensibile cooperazione di fede e di carità”.
Su invito del Papa san Pio X, ne avviò il processo di canonizzazione.
Caterina – come testimonia don Leonardo Mazzucchi – “lasciò alle istituzioni guanelliane il suo spirito, l’esempio delle sue virtù e dei suoi patimenti, la preziosa protezione celeste”.
PREGHIERA Caterina, tutta luogo della gratuità divina ti sei fatta tutto a tutti ad imitazione del tuo Cristo sommamente amato. Davanti alle penombre della storia hai scelto di essere povera tra i poveri, sofferente con i sofferenti, per regalare a tutti il volto del Padre. La gioia di appartenere a Lui ti ha resa libera nel cuore e obbediente al suo misterioso volere per essere la semplicità trasparente della sua provvidenza senza confini. Guidaci nella contemplazione del Cristo crocifisso e nella docilità allo Spirito Santo, perchè possiamo regalare la speranza del Padre a tutti i fratelli e le sorelle che incontriamo nel cammino della vita che scorrre nel travaglio. Allora cresceremo nella dedizione a tutti e nel desiderio della pienezza della gloria prenderemo per mano i fratelli e le sorelle e indicando loro la bellezza della vita: Cristo Gesù. Serva di Dio Caterina Guanella, prega per noi Con approvazione ecclesiastica
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