I sacerdoti della Comunità Pastorale della Vallespluga augurano a tutti i parrocchiani e i villeggianti un Santo Natale e un Felice Anno Nuovo in serenità e salute. Che possiate davvero sentire in ogni circostanza la presenza buona e amica di Dio.
L’anno scorso, proprio il giorno dell’anniversario dell’Apparizione, alle 5.30 del mattino, un masso isolato si è staccato accidentalmente dalla parete rocciosa che sovrasta il santuario di Gallivaggio. Questa scena, qui in montagna, ci fa ricordare la bella similitudine, con la quale Alessandro Manzoni apre il suo inno sacro sul Natale, dove parla proprio di un masso che si stacca dalla cima di una vetta e precipita, rotolando a Valle; batte sul fondo e rimane fermo nella vallata. Si è staccato, è caduto, è precipitato e, arrivato in fondo, rimane in fondo. Certo, il testo poetico è molto più bello, e a noi dice molto più di qualcosa: “Qual masso che dal vertice di lunga erta montana, abbandonato all’impeto di rumorosa frana, per lo scheggiato calle precipitando a valle, batte sul fondo e sta; là dove cadde, immobile giace…”. Potrà quel masso da solo risalire la montagna? Potrà tornare sulla vetta antica?, si chiede il Manzoni. Per dire che a Natale avviene come un capovolgimento della situazione umana. Quella pietra caduta in basso siamo noi: è la nostra umanità decaduta e decadente, che ha toccato il fondo, e non è più in grado di risollevarsi. Con le nostre sole forze non possiamo ritornare alla elevatezza originaria. La creazione è stata rovinata dal peccato: la disobbedienza di Adamo ha fatto precipitare l’umanità. Adamo rappresenta ciascuno di noi. La nostra disobbedienza rovina l’umanità. Siamo decaduti e siamo in basso, perché ognuno di noi ci mette del suo in questa disobbedienza: in questa rovina dell’umanità. Ma – continua il Manzoni – c’è stata “una virtù amica”, una forza amica: la benevolenza divina, che si è manifestata e ha riportato l’uomo allo splendore originario. “E’ apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini”, ci ha detto san Paolo nella seconda lettura della Messa della Notte. Sì, facendosi uomo, Dio ci ha dato la possibilità di risalire. Ha cambiato la nostra sorte. E allora… speriamo di non rimanere sul fondo dopo il rotolamento: il Signore ci dia una mano per risalire. E’ apparsa la Grazia, apportatrice di ogni bene, ed è a questa che ci aggrappiamo fiduciosi. Pace e Bene a tutti
don Pietro, co-parroco